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La Salina dei Monaci

Distanza da Masseria Scaledda: 5,9 km

La Salina dei Monaci di Torre Colimena è considerata una vera e propria risorsa naturale della provincia di Taranto. Poco oltre il confine della provincia di Lecce, lungo la costa ionica pugliese, entrando nel territorio di Taranto, ci imbattiamo in un luogo fantastico, ormai diventato Riserva Naturale Regionale: Salina dei Monaci di Torre Colimena. La Salina dei Monaci è una piccola riserva circondata da due ecosistemi: la macchia mediterranea, tipica della costa ionica salentina, e dalle alte dune di sabbia che la separano dal mare. Rappresenta una meta per gli amanti del birdwatching.

La Storia
La Salina è detta dei Monaci perché in passato fu gestita dai monaci benedettini di Aversa (fino al 1404) per la produzione dell’oro bianco (il sale). Essa si estende per circa 250.000 metri quadrati nei pressi di un tratto di dune costiere situato ad ovest di Torre Colimena. La caratteristica principale della Salina dei Monaci è un piccolissimo lago salato dove, durante l’alta marea, l’acqua del mare scorre lungo un piccolo canale. In passato il bacino veniva utilizzato per l’estrazione e la raccolta del sale marino.

La salina ormai non è più in produzione, ma nel tempo passato ha influenzato non poco il territorio. La produzione del sale era molto importante per le popolazioni native che in alterne vicende si sono contese la salina ed il suo prezioso prodotto.

Flora e fauna
La flora è caratterizzata dalla macchia mediterranea: ginestre, lentischi, mirto. La fauna ha i suoi massimi e più noti rappresentanti nei fenicotteri rosa che sostano qui durante le loro migrazioni e altri uccelli come: germano reale, oca selvatica, cavaliere d’Italia, martin pescatore, pettirosso, capinera, scricciolo, gazza, corvo, ecc.

Molto ampia la gamma di specie di anfibi come la raganella italiana, il rospo, il tritone italico. I rettili più comuni invece sono la tartaruga di terra e d'acqua dolce, la biscia, il biacco, il cervone e il colubro. Altri animali sono lo scoiattolo e il topo campestre, il riccio, lepri, conigli selvatici, gatti selvatici, volpi, tassi, faine e cinghiali. Molto numerosi sono anche le specie di uccelli rapaci come il barbagianni, la civetta e il gufo comune.

(Foto di Carlo Bizzini)

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